dott. Nascimben Andrea
Spesso sentiamo dire: "SI, ho il colesterolo alto, ma anche mia madre e mio padre, lo avevano, probabilmente è genetica”
Questa è la frase piu ricorrente quando non si vuole apportare alcuna modifica al proprio stile di vita, come dire: "cosa vuoi farci è una cosa inevitabile, la genetica mi ha fatto così.
In realtà le cose non stanno proprio così, anzi le cose non stanno affatto in questi termini
Non vi è alcun destino ineluttabile.
I fattori genetici che predispongono ad avere l’ipercolesterolemia famigliare sono molto rari, parliamo del 2-3% dei casi, tutti gli altri sono legati a fattori “ambientali”.
Ed anzi come ci suggeriscono gli studi di questa ultima decade, i fattori genetici sono estremamente modificabili dai fattori epigenetici, ovvero tutti quei fattori esterni al codice genetico con i quali noi ci rapportiamo tutti i giorni, in primis la nutrizione, lo stile di vita, l’attività fisica, l’inquinamento ambientale, la chimica che assumiamo ecc.. , ovvero tutti quei fattori che impongono ai nostri geni di adattarsi e rispondere agli stimoli che gli diamo ogni giorno con le nostre azioni.
Il codice genetico ha dimostrato di essere semplicemente una base, una struttura somatica fortemente plasmabile dagli eventi della vita. Dunque cosa gli forniremo come cibo, se ci muoviamo, se fumiamo, se siamo sottoposti a sostanze chimiche ambientali, cosmetici, farmaci, ecc.., modificheranno l’espressione del nostro DNA.
E’ bene sapere che il codice genetico non è affatto una struttura statica immodificabile, tutt’altro. In ogni caso, in questa sede, non parleremo dell’ipercolesterolemia familiare.
Fatta questa doverosa premessa e dunque ben sapendo che non potete appellarvi alle scuse genetiche, entriamo un po più nel vivo della questione.
Cosa influenza la produzione di colesterolo?
1-L’eccesso di cibo, in primis i carboidrati, a causa di una costante e massiva attivazione dell’insulina che a sua volta attiva l’enzima HMG-reduttasi, il primo enzima della lunga cascata di reazioni che avranno quale esito finale, la formazione di Colesterolo.
2-La ridotta sintesi di acidi biliari da parte del fegato e dunque maggiore colesterolo disponibile nel sangue. Gli acidi biliari sono dei composti prodotti dal fegato, costituiti essenzialmente da colesterolo, servono alla digestione dei grassi. L'opera di questi sali, è la frammentazione dei lipidi in piccolissime goccioline facilitandone l’assorbimento da parte dell’intestino.
Dovete sapere che lo strumento piu efficacie che ha il nostro organimso per ridurre il colesterolo nel sangue è quello di produrre acidi biliari. Ma se non li produco, allora si che iniziano a sorgere i problemi, perchè si andranno ad accumulare nel sangue.
E perché non produco acidi biliari ?
Perché l’enzima chiave per la loro produzione che si chiama: colesterolo 7 alfa-idrossilasi noto anche come colesterolo 7-alfa-monoossigenasi o citocromo P450 7A1 (CYP7A1) , una piccola proteina facente parte della vasta famiglia dei citocromo, rimane inibito.
E chi lo inibisce?
A) I livelli di glucosio nel sangue. Dunque se ho la glicemia alta e non necessariamente sopra i 100, le cellule del fegato rilevando elevata glicemia nel sangue, inibiranno questo enzima. Non sintetizzando gli acidi biliari, lascerò piu colesterolo libero nel sangue: siamo all'ipercolesterolemia.
Un fattore di rischio, che ovviamente il vostro medico "curerà" con il farmaco “ultimo ritrovato”.
B) Un secondo evento che inibisce la sintesi di questo fondamentale enzima CYP7A1 è l‘infiammazione sistemica di basso grado, a sua volta può essere riconducibile a:
1) Disbiosi. Avremo un’infiammazione di bassa entità generata dalla presenza di metaboliti all'interno del sangue, di provenienza Intestinale. Un intestino che ha perso la sua capacità di essere filtro selettivo (Leaky Gut)
2) Anche un costante livello di iperglicemia e iperinsulinemia, genera infiammazione
E chi attiva l'Insulina con forza ?
i carboidrati.
Cosa fa l'Insulina ? fra le tante cosa, stimola direttamente le cellule dell’immunità a rilasciare citochine proinfiammatorie e le cellule del tessuto adiposo a rilasciare leptina, un'altra potente citochina proinfiammatoria.
Le citochine pro infiamatorie prodotte a seguito dei due eventi visti ai punti 1 e 2, sono un fattore in grado di inibire l’attivazione del nostro fondamentale enzima CYP7. Se non si attiva questo enzima, il fegato non produce gli acidi biliari.
E senza o comunque con pochi acidi biliari, oltre ad avere il colesterolo alto, avrò anche una bassa stimolazione sulle cellule L del fegato e dell’intestino a fare l’ossidazione dei grassi. La conseguenza sarà un maggiore accumulo di tessuto adiposo sull’intestino e all'interno del fegato: siamo arrivati alla steatosi Epatica.
Fino adesso abbiamo visto 2 motivazioni che ci portano ad avere il colesterolo alto; l’eccesso di carboidrati e la ridotta produzione di acidi biliari.
Ora vediamo la terza ed ultima motivazione.
C) Ridotta presenza di acidi grassi a corta catena. Questi composti sono metaboliti prodotti dai batteri intestinali simbiotici, oltre a nutrire le cellule epiteliali del nostro intestino ed alimentare altre specie batteriche, costituiscono composti in grado di inibire la sintesi di colesterolo da parte del fegato. Ecco dunque che una condizione disbiotica, si ripercute in maniera significativa sulla sintesi di colesterolo epatico, non riuscendo ad esprimere questa funzione inibitoria.
Spero di avervi fornito informazioni utili a conoscere un pò di più di questo diffuso fenomeno dis metabolico, e a riflettere seriamente prima di assumere sostanze chimico-farmaceutiche senza aver apportato tutte le dovute modifiche alla vostra alimentazione.
Adottare semplici regole nutrizionali vi consentirà di ottenere risultati davvero sorprendenti.
Buona salute a tutti
Quali sono queste semplici e corrette regole alimentari?