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L’EMOTIVITA’ COMPLICA IL QUADRO, MA I RISULTATI SONO ASSOLUTAMENTE POSSIBILI

Un Caso Clinico del dott.Andrea Nascimben



dott.Andrea Nacimben
dott.Andrea Nascimben

Giovanni è un uomo di 57 anni, mi contatta tramite VIDEOCONFERENZA perchè da oltre 3 anni soffre di una serie di disturbi ai quali non riesce a porvi rimedio:

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1-INTESTINO: irregolarità dell’alvo con 1-2 evacuazioni al giorno con feci Poltacee e mai conformate. Costante la sensazione di mancato svuotamento e il gonfiore addominale. Costante dolore in Fossa Iliaca Destra (FID)

2- a livello GASTROESOFAGEO il Reflusso si presenta solo in forma occasionale, mentre la sensazione di avere muco in gola costante

3-IPERTENSIONE cronica controllata a 130-80 con l’ausilio del farmaco ACE-inibitore.

Mi riporta un PESO di 87 kg

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Giovanni è un uomo particolarmente ansioso e l’EMOTIVITA’ se in eccesso, può giocare un ruolo sfavorevole sotto molti punti di vista, non solo in ambito sociale, ma anche dal punto di vista organico

Sono numerose le implicazioni che può generare un quadro ansioso-depressivo sul piano intestinale, per esempio, e senza entrare in troppi tecnicismi, è noto che alcuni batteri patogeni risultano essere grandi utilizzatori di adrenalina come potenziatore delle proprie attività metaboliche (come alcuni ceppi patogeni della specie Escherichia Coli)

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Il paziente aveva già seguito un piano alimentare redatto da una nutrizionista, ottenendo un buon risultato complessivo, ma senza riuscire a raggiungere una completezza nel risultato.

Ora ciò che rimane da fare è affrontare quei tre punti rimasti tutt’oggi ancora incompleti.

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Giovanni è un uomo gentile, riservato e di poche parole.

Il suo sorriso appare con grande difficoltà.

Una cosa che emerge in tutta evidenza osservazione ed Anamnesi è che appare una persona poco fiduciosa sul futuro.

Ci congediamo con la promessa che nei giorni a seguire sarà mia cura fargli pervenire il piano Terapeutico così come previsto.

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A distanza di 6 settimane ci rivediamo sempre in VIDEOCONFERENZA, questa volta Giovanni mi saluta, oltre con la sua consueta cortesia, anche con un mezzo SORRISO:

Inizio a domandargli come stia andando con il suo intestino, lui mi risponde brevemente:

“MEGLIO”

e da lì inizia ad elencarmi i miglioramenti percepiti e le cose che ancora rimangono incompiute.

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1- L’INTESTINO appare normalizzato con una singola evacuazione e feci conformate (non avveniva da moltissimi anni), PERO’ in questi ultimi 10 giorni vi è stato un improvviso peggioramento riportando la consistenza delle feci nuovamente a poltacee.

COSA può essere accaduto ? casualità ? ironia della sorta? , sventura ?

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ASSOLUTAMENTE NO, semplicemente un qualche evento organico diretto, come per esempio patogeni entrati dal canale alimentare.

Condizione ulteriormente potenziata dall’emotività di Giovanni …. (

2) Il DOLORE in Fossa iliaca a destra non più presente (accadimento positivo perchè significa riduzione della verosimile condizione infiammatoria dell’area Ileo-Cecale)

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3) Il reflusso da 4 settimane non è più percepito, e la presenza di muco in gola solo occasionale

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4) La PRESSIONE ARTERIOSA si è ridotta a 109 su 70 di minima con 54 battiti al minuto, dimostrando un significativo risultato.

PERFETTA CONDIZIONE PER POTER OPERARE UNA PRIMA DE ESCALATION DEL FARMACO .

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Con la nuova anamnesi emerge un quadro in graduale miglioramento, pertanto ci congediamo con la promessa che nei giorni successivi riceverà un aggiornamento del piano Terapeutico.

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Giovanni è un uomo attento e puntiglioso e prima del nostro Secondo CONTROLLO, mi invia alcuni, utili, aggiornamenti.

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Ci ritroviamo, quindi, sempre in VIDEOCONFERENZA a distanza di 2 mesi circa dal precedente per il SECONDO CONTROLLO.

1- L'evacuazione sempre singola, con feci più consistenti, anche secondo suo dire ancora non perfettamente asciutte e formate. Nessun dolore alle fosse iliache. Gonfiore addominale completamente assente.

2-Il reflusso MAI percepito, mentre la presenza di muco in gola di moderata entità e solo occasionale.

3- La PRESSIONE arteriosa si è ormai stabilizzata sui 115-120 di massima con 75-77 di minima ed una frequenza di 60 battiti minuto. Il FARMACO ORAMAI COMPLETAMENTE SOSPESO da 2 mesi ( era una necessità sospenderlo poichè si stava consolidando una condizione IPOtensiva)

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Mi aggiunge, di sua spontanea volontà: “ MI SENTO MENO ANSIOSO”.

Questo credo sia, forse il risultato più importante, l'ennesima dimostrazione della

correlazione che intercorre tra L’INTESTINO e il CERVELLO, e che rende oggettiva la forza dirompente della Nutrizione Ancestrale.

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Ora il paziente riesce a ben tollerare cibi che fino ad un paio di mesi addietro sarebbero stati impossibili (se non banditi), ora non solo li accetta bene, ma ne sente evidente BENEFICIO

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A questo punto sarà possibile iniziare una breve integrazione PROBIOTICA;

ora si vi sono tutte le condizioni che ce lo consentono

e soprattutto vi è un razionale a supporto.

Pensare al contrario di riordinare un sistema biologico in disequilibrio a forza di integratori è non solo fuorviante, ma completamente fallace.

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Con Giovanni non abbiamo previsto ulteriori appuntamenti, sarà lui stesso a decidere se pianificare, o meno, un successivo controllo, per adesso abbiamo impostato tutte le precondizioni affinché possa proseguire in piena autonomia con un percorso che lo accompagnerà per tutta la vita …..

dopo tutto non si può pensare di poter MANGIARE SANO solo per un frangente della propria vita,

il CIBO ANCESTRALE il nostro sistema biologico lo richiede senza soluzione di continuità.

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Un caro SALUTO di SALUTE

ai sempre piu numerosi

INTERlocutori della pagina

e ovviamente buon proseguimento a Giovanni

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Al prossimo Caso

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