Un Caso Clinico del dott.Andrea Nascimben
Daniela è una donna di 64 anni con una Sclerosi multipla in remissione, ma con disturbi cronici al tratto digerente
La sua grave scoliosi ad ampia deformazione vertebrale (50 gradi Cobb) le procura una cronica dorso-lombalgia che le rende complicato camminare per più di 30 minuti consecutivi.
Era già stata una mia paziente per 1 anno circa e nonostante avesse ottenuto un più che significativo miglioramento della funzionalità del tratto gastro-intestinale e delle varie sintomatologie diffuse sul piano osteoarticolare, DECISE DI OPTARE PER UNA DIETA CHETOGENICA.
Forse la necessità di stare ancora meglio rispetto ai risultati già conseguiti
Forse complici le onnipresenti voci social che decantano questa (non fisiologica) modalità nutrizionale, come panacea di tutti i mali, Daniella decide di adottarla per 8 mesi
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Solo un piccolo inciso:
La chetogenica può essere un'ottima soluzione nei casi di particolari alterazioni dismetaboliche ( ipertensione, dislipidemie, diabete 2 ) a patto che la si metta in pratica per poche settimane e non protratta su lungo termine.
E’ una modalità che ricalca tratti caratterizzanti della nostra storia evolutiva, ma un conto è adottarla saltuariamente , un conto è mettere la macchina biologica costantemente sotto stress
In altre parole la si dovrebbe considerare una terapia d’urto per calmierare determinati valori ematochimici fuori range, ma adottarla in pianta stabile significa incorrere inevitabilmente in una lunga serie di avversità sia sul piano metabolico che microbico intestinale ( e di riflesso sull’intera funzionalità del tratto digerente…)
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Ma veniamo al CASO:
Per farla breve, Daniela mi ri-contatta per cercare di porre rimedio ad una serie di manifestazioni sintomatologiche ingravescenti che da alcuni mesi si stanno sempre più palesando e che, in sintesi riporto qui di seguito:
1-IRREGOLARITÀ INTESTINALE con un alvo alternato con un paio di giorni di stitichezza alternato ad altrettanti di diarrea o feci non conformate.
la visita proctologica di Giugno '23, riporta:
" EMORROIDI IPERTROFICHE DA QUADRO CHIRURGICO CON SANGUINAMENTO".
2- Il REFLUSSO seppur non quotidiano, si presenta con bruciore epigastrico , tosse secca, eruttazioni frequenti.
3- DIFFUSA SINTOMATOLOGIA OSTEOARTICOLARE e riduzione dell'autonomia motoria soprattutto in questi ultimi mesi, e più precisamente:
dolore in area lombo-sacrale dx con tendinite della zampa d’oca dx e comparto adduttorio (dolore presente in quasi tutte le posizioni da seduta soprattutto durante la guida). Fino ad oggi affrontato con una lunga serie di terapie fisiche (12 tecar, una decina di laser, 12 iniezioni di cortisone e 2 infiltrazioni di acido ialuronico nel ginocchio dx e 3 ozonoterapia a livello lombare).
Dolore cervicale da circa 2 mesi, che si riporta dalla zona occipitale a quella parietale.
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Dopo aver effettuato Anamnesi, visita e visti fisicamente tutti gli esercizi di rinforzo motorio e e detensionamento muscolare, ci congediamo con la nota promessa che nei giorni successivi riceverà precise istruzioni Nutrizionali.
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Rivedo la paziente dopo 8 settimane, questa volta, in VIDEOCONFERENZA
All’apertura del collegamento Daniella, è sorridente e di ottimo umore, alla mia generica domanda: "allora, come andiamo ? “, lei risponde con tono soddisfatto:
“MOLTO MEGLIO ! “
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Le mie domande seguono quanto era emerso nell’anamnesi precedente e più precisamente:
-A livello GASTRICO: non più presente né bruciore né eruttazione. In questi ultimi 2 mesi, il reflusso si è presentato in sole due occasioni in seguito ad un pranzo molto abbondante e consumando cibi non previsti nel piano nutrizionale.
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-A livello INTESTINALE: non più stitichezza né episodi diarroici, le feci conformate con 1- 2 evacuazioni al giorno.
Il risultato che la rende pienamente soddisfatta è di aver risolto un quadro che? a dire del proctologo, era ormai di pertinenza chirurgica. Infatti, alla mia specifica domanda lei risponde:
“le EMORROIDI SONO PRESENTI MA SENZA PIU’ SANGUINAMENTO”
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-In ambito ORTOPEDICO :
tutta la sintomatologia riferita in sede di visita, 2 mesi addietro, che coinvolge la zona lombo-sacrale dx, la zampa d’oca dx e il comparto adduttorio, omolaterale, NON E' PIÙ PRESENTE in nessuna sua forma
(CON ZERO terapie passive applicate !! e ...... ZERO costi economici….)
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Mi fa presente che ormai riesce ad eseguire con disinvoltura una camminata giornaliera di un'ora senza sintomatologia lombare. Solo, leggero dolore al ginocchio dx al termine della camminata di 1 ora se eseguita a passo svelto. Nessun altra sintomatologia di natura osteoarticolare.
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Visti e considerati gli ottimi risultati che questa, meticolosa paziente, è riuscita a mettere a segno, decidiamo per passare alla FASE 2 del piano Terapeutico Motorio-Nutrizionale:
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Un mese più tardi ricevo la mail che qui di seguito riporto:
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MAIL del 21.11.2023
“Buongiorno
Dopo un mese dal nostro secondo incontro posso dire che SONO SODDISFATTA:
-ENERGIA BUONA
-DORMO 6 ORE DI FILA (mi piacerebbe dormire almeno 7 ore ma non riesco, mi sveglio e non mi riaddormento più, però dopo pranzo dormo 15/20 minuti).
-la digestione va molto meglio (NON HO PIÙ AVUTO DOLORI O BRUCIORI ALLO STOMACO)
-MI SCARICO BENE UNA VOLTA AL GIORNO (tranne qualche episodio di colite a causa di episodi di stress (che io puntualmente sfogo in questo modo)
-ho ancora però gonfiore addominale con emissione di parecchia aria anche maleodorante (QUESTA È LA COSA CHE MI DISTURBA DI PIÙ)
-cammino e faccio 5 serie da 15 squat al giorno.
-aggiungo : NON PIÙ presente sintomatologia osteoarticolare lombo-sacrale
Ha consigli per come proseguire ?
Grazie e buon pomeriggio.
Daniela”
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Cos'altro aggiungere ? nulla
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La forza della nutrizione (Ancestrale) per l’ennesima volta, supera passività delle applicazione medico-ortopediche e dimostra una forza terapeutica di ripristino della fisiologia senza eguali
alla base però nessuna misteriosa azione miracolistica ma semplicemente
RISPETTO delle caratteristiche di specie
che in altre parole significa seguire le orme che hanno caratterizzato la nostra lunga storia evoluzionistica in ambito della nutrizione.
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Quando vogliamo sapere se un alimento (o una categoria di cibi) può essere utile alla nostra salute, non dobbiamo fare altro che studiare con attenzione il passato e comprendere le tappe che hanno plasmato l’uomo e il suo excursus Nutrizionale
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STUDIAMO ED IMPARIAMO AD OSSERVARE
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Un caro Saluto di Salute
ai sempre più numerosi
INTERlocutori della pagina
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Al prossimo caso
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