Uno spunto di Riflessione
Un altro caso complesso preso in carico da pochissimi giorni e di cui vi terrò aggiornati sul decorso …
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Il post di oggi vuole essere solo uno spunto alla riflessione
Giovanna è una donna di 67 anni, affetta da:
1- TIROIDITE autoimmune
2- STITICHEZZA cronica ( da SEMPRE mi dice) con un fitto corredo sintomatologico associato
3- soffre di REFLUSSO dal 2016, che si esprime con la tipica sintomatologia, inoltre frequente è la tachicardia post prandiale (rincorsa irrazionalmente con farmaci )
4-presenta DOLORI DIFFUSI alle mani e piedi, costanti parestesie notturne agli arti superiori, dito a scatto
5- sindrome delle GAMBE SENZA RIPOSO
Come SEMPRE accade, gli esami effettuati plurimi: dalle gastroscopie, alle manometrie gastroesofagee, alle colonscopie, almeno 3 le TAC ( con e senza contrasto), una pletora infinita di esami RX, fotografando praticamente tutto l’apparato locomotore dal cingolo scapolare, alla testa metatarsale per poi lanciarla nel folle iter pesudo-terapeutico fatto di fisioterapia e applicazioni strumentali meramente sintomatiche e puntualmente transitorie (ma anche questa è storia nota..)
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Ovviamente molto lungo è l’elenco di "visite" di branca dalla gastroenterologia (almeno 4-5 ), alla reumatologia (almeno 3), alla cardiologia (altre 3), alla neurologia (almeno un paio) , tutti eventi che, dopo 10-12 minuti, esitavano nella consuete ed “inevitabili” TERAPIE CHIMICHE
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I suoi dolori, nonostante anni di assalto chimico-industriale, non hanno mai registrato miglioramenti, anzi si è evidenzia un progressivo peggioramento.
Per la tiroide le sconsigliano di rilevare gli autoanticorpi:
"TANTO NON SERVE RILEVARLI, UNA VOLTA CHE LI HA SE LI DEVE TENERE!" questa è la frase ricorrente della "medicina" delle “evidenze”
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Ad un certo punto, Giovanna, stanca del triste valzer polispecialistico e delle inefficaci “Terapie” chimico-farmaceutiche , smetteva di andare da costoro.
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A QUESTO PUNTO MI e VI DOMANDO:
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Cosa dovrei fare con questa donna COMPLETAMENTE SFIDUCIATA DA UNA “medicina” superficiale e meramente prescrittiva ?
RISPEDIRLA ancora da uno di questi signori ?
o forse è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi
SERIAMENTE a LAVORO , uscendo dal triste ed inefficace solco farmaceutico ?
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Ma COME, direte voi
SONO GLI SPECIALISTI (del farmaco) CHE DEVONO PRENDERSI IN CURA IL PAZIENTE, SONO LORO CHE AVREBBERO LE COMPETENZE PER GESTIRE LA MALATTIA ?
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INVECE CIO’ CHE ORAMAI PENSO è CHE DOPO 10 ANNI DI ASSALTO CHIMICO
NON SOLO PALESEMENTE INEFFICACE,
NON SOLO COMPLETAMENTE PRIVO DI RAZIONALE
MA PALESEMENTE RESPONSABILE DI AVER FATTO PERDERE PREZIOSO TEMPO ALLA PAZIENTE CONSENTENDO CRONICIZZAZIONE E SVILUPPO DELLE MALATTIE
DICO NO !!
ANCHE QUESTA DONNA HA IL DIRITTO A NUTRIRSI CORRETTAMENTE,
ANCHE QUESTA DONNA HA IL DIRITTO DI ATTRIBUIRE AD UNA MODERATA ATTIVITA’ FISICA IL GIUSTO RUOLE TERAPEUTICO CHE MERITA
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ANCHE QUESTA DONNA HA IL DIRITTO E IL DOVERE DI METTERSI IN GIOCO,
DIRITTO E DOVERE USCIRE DAL PERVERSO CIRCUITO FATTO DI FINTE-VISITE, FARMACI E MALATTIA SEMPRE PIU' MARCATAMENTE CRONICA
E' GIUNTO IL MOMENTO CHE GIOVANNA (come migliaia di PERSONE) ABBIA IL DIRITTO DI RIPRENDERSI IN MANO LA PROPRIA VITA,
DI NON AFFIDARSI PIU’ A COLORO CHE HANNO DIMOSTRATO IN DIECI ANNI
DI NON ESSERE IN GRADO DI MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI SALUTE DEL PAZIENTE…. (TUTT’ ALTRO)
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Inizieremo nei prossimi giorni ad intraprendere il nostro percorso di SALUTE
Vi terremo informati
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Un cordiale SALUTO di SALUTE a tutti
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