È il sesamo di Ispica biologico, un seme genuino e nutriente ottenuto dall'essiccazione prolungata al sole che lo tosta in modo naturale.

È una varietà autoctona, introdotta in Sicilia al tempo della dominazione araba e selezionata, almeno due secoli fa, dai contadini locali. 
Si caratterizza per la piccola dimensione del seme, il colore ambrato ed il sapore intenso. È l'unica varietà che può essere consumata senza tostatura che viene sostituita da quella naturale del sole.

L'azienda Agricola Cassar Scalia Corrado lo coltiva in regime biologico già dal 2013.
La coltivazione molto laboriosa e impegnativa di questi semi e la crescita della competizione derivante dai prodotti importati, hanno fatto sì che le coltivazioni di sesamo di quella zona, che coprivano più di 400 ettari di terreni, siano drasticamente calate fino a rischiare l'estinzione.

Per fortuna il seme originario è stato "salvato" grazie alla volontà di pochi anziani coltivatori siciliani che hanno continuato la semina negli anni e lo hanno preservato dalle manipolazioni genetiche dell'industria.

Oggi è valorizzato anche grazie all'attività di Slow Food che, nel 2016, ha costituito l'omonimo Presidio.

In Sicilia il sesamo è parte della tradizione culinaria e viene utilizzato per insaporire pane, prodotti da forno e piatti di pesce, oltre che per realizzare la giuggiulena, il dolce natalizio locale a base di sesamo, miele e agrumi.
Ideale per arricchire insalate e per farcire bruschette, può essere usato da vegetariani, vegani e nei regimi alimentari privi di glutine.